venerdì 2 febbraio 2018

Battaglione d'assalto

La guerra come non l'avete mai letta: Vista dalla parte dello sconfitto in tutti i sensi. Del tedesco e del reietto tra i tedeschi. La guerra dalla parte del soldato, senza fronzoli, cruda. Ben scritto, scorre piacevolmente. Per gli amanti del genere ovvio!
 
 
"Non c'é poi tanta differenza", disse Barcelona Blom e sputò dal portellone laterale del carro.
"Ho cominciato la guerra in Spagna. Ero Miliciano, e assegnato ai Servicios Especiales a Madrid.
Quelli sospettati di essere fascisti o di appartenere alla Quinta Colonna venivano portati per Calle dell'Ave Maria al muro del mattatoio dove la sabbia era così secca che beveva tutto il sangue istantaneamente. Non c'era bisogno di pulire.
Si preferiva fucilarli in piedi; ma alcuni si buttavano a terra e non c'era verso di farli alzare.
Molti gridavano "Viva la Spagna!".
Poi fui preso dai Nazionalisti e schiaffato nella Legione Straniera Spagnola.
Dovetti provare di essere buon tedesco e di essere stato arruolato di prepotenza dagli scagnozzi del generale Miaja.
Mi assegnarono alla 3° compagnia, 2° battaglione, quelli col colletto blu.
In quella compagnia facevamo le stesse cose che si facevano nei Servicios Especiales del generale Miaja, ma li fucilavamo sempre seduti su sedie voltati di schiena.
Anche loro gridavano "Viva la Spagna!".
Quando arrivò la fine, ci fu un gran da fare.
A Barcellona li mettevano in riga nelle arene delle corride e li falciavano con la mitragliatrice pesante.
Quattro squadroni Mauri ci davano una mano; poi arrivò la Polizia che tirava al bersaglio sui morti.
Come vedete, tutti morivano allo stesso modo e nessuno era colpevole di niente.
Bisognava pure denunciare qualcuno per dimostrare di essere un buon patriota....
"Mi hai scocciato con questa guerra. Basta!" protestò Fratellino.
"Parlaci delle corride e delle belle ragazze sotto il sole"....

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Manuale di co-programmazione