giovedì 21 settembre 2017

il bosco delle volpi

"Anticonformisti per temperamento, libertari per vocazione, marginali per scelta, i personaggi di Paasilinna non sono fatti per la routine , la mediocrità, il grigiore: la società va loro stretta e, volenti o nolenti, finiscono sempre per trasgredirne le regole".
Così Oiva Juntunen ha scelto di fare il gangster di professione che ben si addice alla sua innata pigrizia, soprattutto quando i colpi riesce a farli realizzare da altri che, evidentemente, dovranno anche scontarne la pena.
Felice possessore di quattro lingotti d'oro, clamorosamente sottratti alla Banca di Norvegia con il grande furto del porto di Oslo, Juntunen si gode la dolce vita nel suo lussuoso appartamento di Stoccolma, finché la sua serenità non viene turbata da un'allarmante notizia: i suoi complici verranno presto rilasciati e, assetati di vendetta, verranno a reclamare la loro parte di bottino.
Oiva si è troppo affezionato al suo oro per pensare di separarsene e l'idea di spartirlo con simili avanzi di galera gli sembra addirittura immorale. No, meglio nasconderlo nel più profondo della tundra che doverlo dividere.
Così, é nella capanna dei boscaioli del monte Kuopsu, vicino all'inquietante Bosco delle Volpi, in uno sperduto angolo della foresta lappone, che casualmente si ritrovano Oiva Juntunen con i suoi lingotti d'oro, Sulo Remes, maggiore alcolizzato in congedo sabbatico, e Naska Mosnikoff, gagliarda ultranovantenne evasa dal ricovero per vecchi.
Non è un caso se è sempre la fuga il destino dei protagonisti di Paasilinna e se è sempre nell'immensità della selvaggia natura nordica che trovano spazio le loro esilaranti avventure: è in quella dimensione di libertà totale che le norme della cosiddetta società civile rivelano la loro limitatezza e, in quel paradossale andare contro corrente, la vita sembra ritrovare il sapore che potrebbe avere, se non rinunciassimo quotidianamente a viverla" (dalla seconda di copertina).

Personaggi speciali quelli di Paasilinna. O sono fuori dalla società o ne fuoriescono per un sacco di motivi... ma se lo fanno è perché qualcosa doveva accadere... qualcosa di piccolo, spesso inesplicabile ai più, inoffensivo... ed invece, eccoli lì. Lasciano tutto alle loro spalle e vanno dove vi è certezza di libertà. Dove le convenzioni non contano nulla. Vale la parola data, il rispetto dell'ambiente che ti nutre e adotta, l'aiuto reciproco... tutte cose che nell'alienante società da cui vengono non esistono più o non hanno valore...
Una volta cambiata vita, li troviamo perfettamente adattati... senza troppi fronzoli, vivere con occhio diverso quanto accade intorno a loro.. cogliendo forse ciò che a noi tutti sfugge: il trascorrere del tempo affaccendati intorno al nulla dimentichi della vera bellezza della natura, dell'amicizia, dell'amore dell'avere poco o niente... Pura poesia.

  
 

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Manuale di co-programmazione