giovedì 15 giugno 2017

Suburra

Se penso che, le cronache giudiziarie degli ultimi anni hanno superato la fantasia più sfrenata, questo film appare quasi divertente... sottotono... mieloso...
Come dubitare quindi del racconto, tenuto conto che, Roma per sua natura è un ginepraio, un covo di serpi, ove il potere mostra la sua peggiore faccia (quando la mostra), ove i soldi sono tutto, ove vi è una guerra, senza esclusione di colpi, per impossessarsi di tutto (denaro, favori inconfessabili, territorio, persone) e trascinare così una vita indegna di essere vissuta o anche solo narrata ma molto, molto redditizia.
Suburra è un buon film. Lo è perché quel che vi accade è vero; Lo è perché, come dicevo prima, probabilmente non supera nemmeno la realtà, ma almeno ci fa capire, meglio di tante indagini, cosa accade nella nostra piccola Italia.
Siamo nel 2011 e stanno per avvenire due eventi: uno storico (l'abbandono del Papa) e l'altro altrettanto miracoloso (l'abbandono di Berlusconi)... ma soprattutto, nel sottobosco romano, è in atto una guerra per garantirsi i proventi derivanti dalla realizzazione di un progetto che riguarda il lungo mare di Ostia.
Mafia, criminali comuni, politici, Escort, Chiesa, mezze tacche.. tutti dentro in questo incredibile minestrone.. dove tutti vogliono guadagnare ma in cui tutti finiscono per perderci qualcosa.
Come ha ben scritto Paolo Casella su MYmovies, è una torma di personaggi privi del padre, privi di figure paterne... persone che cercano di sopravvivere al loro passato alzando l'asticella del rischio...
Non è un caso che l'unico personaggio che emerge, Claudio Amendola, diviene il padre di tutti e da tutti rispettato (é il Samurai, boss della malavita), e se messo a confronto con l'Onorevole Filippo Malgradi  (un altrettanto bravissimo Favino), nel ruolo del parlamentare, corrotto, debole, pronto a prostituirsi per il potere e non solo, ci rendiamo conto che (e forse non solo nel film) forse valgono di più le regole criminali di quelle degli uomini dello "Stato".
La fatalità, l'ingordigia, il volere troppo e la mancanza di capacità nel dialogare porterà tutti alla rovina (chiamata Apocalisse e scandita giorno per giorno)...
Forse didascalico in certe descrizioni, comunque regala due ore di buon cinema.

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Manuale di co-programmazione