sabato 17 giugno 2017

Sorvegliare e Punire

"Si imprigiona chi ruba, si imprigiona chi violenta, si imprigiona chi uccide Da dove viene questa strana pratica, e la singolare pretesa di rinchiudere per correggere, avanzata dai codici moderni? Forse una vecchia eredità delle segrete medievali? Una nuova tecnologia piuttosto: La messa a punto tra il XVI e XIX secolo di tutto un insieme di procedure per incasellare, controllare, misurare, addestrare gli individui, per renderli docili e utili nello stesso tempo. Sorveglianza, esercizio, manovre, annotazioni, file e posti, classificazioni, esami, registrazioni. Tutto un sistema per assoggettare i corpi, per dominare le molteplicità umane e manipolare le loro forze, si era sviluppato nel corso dei secoli classici negli ospedali, nell'esercito, nelle scuole, nei collegi, nelle fabbriche: la disciplina".
 Il XVIII secolo ha senza dubbio inventato le libertà, ma ha dato loro una base profonda e solida, la società disciplinare, da cui dipendiamo ancora oggi.
Il libro passa dalla descrizione di un supplizio (nel 1757) a quello di un impiego carcerario (nel 1825); in questo lasso di tempo cambia tutto. Si introducono i Codici, si riforma la Giustizia, scompaiono (quasi) i supplizi, la punizione si nasconde. Perché?
Se dovessi descriverla con parole semplici, userei la descrizione data da Sant'Agostino: "il male è una perdita di tempo".
Tradotto: in una società che diviene capitalista, in cui il tempo ha un costo, diviene meno oneroso incasellare la repressione penale in un meccanismo amministrativo ed in un atto procedurale. Non si vuole che i boia assomigli (o peggio superi) il criminale, trasformandolo in un martire.
La certezza di essere puniti e non la rappresentazione della punizione deve tener lontani dal delitto. Il castigo è passato da un'arte di sensazioni insopportabili a un'economia di diritti sospesi.
Il corpo diviene forza utile solo quando è assoggettato e produttivo.
E' così che con la nascita di una borghesia commerciale (che si sostituisce al Re) il legalismo dei diritti diviene illegalismo dei beni... dalla sovranità monarchica esagerata, ma spesso inerte e soggetta a tolleranze e desuetudine, si passa ad una pena mite ma certa.
Si illustra infine il sistema carcerario, la sua finalità (il Panopticon) ed i risultati che si vogliono ottenere. Libro da leggere assolutamente per capire la società odierna.
 

 
 

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Manuale di co-programmazione