venerdì 23 giugno 2017

Critica della retorica democratica

 
E' realmente una democrazia, quella in cui noi viviamo? O è altro... e se si, cosa è esattamente?
Può la maggioranza avere torto?
Luciano Canfora, grande studioso del nostro mondo antico, parte da lontano... dal processo di Socrate ad Atene (399 a.C.) per dirci cosa? Intanto che Aristofane e Amipsia con l'uso del teatro (gli antichi media, oggi sostituiti da televisione, giornali ed internet) ed un uso distorto, condizionano l'opinione pubblica e preparano la strada alla condanna di Socrate... il filosofo che appare un disturbante critico del sistema politico vigente ai tempi.
Non a caso Platone, nell'Apologia a Socrate, parla di Teatrocrazia.
Ma cosa domandava Socrate? Si chiedeva se la politica fosse una scienza e, come tale, potesse essere insegnata. Lo faceva al punto da suscitare molestia, in un "opinione pubblica" paga dei suoi valori, delle sue certezze e pronta a difendere gli uni e le altre con la forza del proprio essere maggioranza.
Ma cosa fa dire Canfora al suo testo? A pagina 19, troviamo George Cornwall Levis, che dichiara "il sistema parlamentare non è adatto indiscriminatamente ad innestarsi in qualunque civiltà e su qualunque terreno: senza che questo comporti l'appannaggio esclusivo della razza bianca".
Poi la sua attenzione si posa sugli Stati Uniti, il libro è del 2002 e l'evento clou (passato sotto silenzio) è la vittoria farlocca di Bush Jr, con il consenziente Al Gore, che rinuncia al conteggio dei voti (che gli avrebbero assicurato la vittoria) in nome di un non ben chiaro accordo... un vero e proprio divieto che ha portato le lobby a garantirsi un mandato a favore...
E' improprio definire democrazia un sistema politico nel quale il voto è merce sul mercato politico, e l'ingresso nel parlamento comporta una fortissima spesa elettorale da parte dell'aspirante rappresentante del popolo. Il ceto politico esprime le classi medio alte ed abbienti...
Tanto più che da qualche anno a questa parte, abbiamo assistito all'abdicazione dei poteri eletti a quelli finanziari slegati dalle regole democratiche. Non è un caso che si torni ad assistere ad una Timocrazia (rappresentanza per censo) come nell'antica Atene... le società moderne, nella loro complessità, lo sono altrettanto...
Il testo si conclude con l'analisi delle leggi elettorali maggioritarie (ci tornerò su nel prossimo post) e che, lavorano alla delegittimazione della varietà della società... il silenziatore delle minoranze rumorose... un buon libro (di parte) su cui riflettere.



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