sabato 3 dicembre 2016

Suspence

Vero capolavoro (anno 1961) ove per spaventare, non occorre mostrare nulla di truculento.
Poche storie, una volta i film li sapevano fare. E questo perché sapevano recitare ed erano in grado di far paura con il semplice dialogo, con le pause, i visi, le espressioni, la psicologia.
Non serve nemmeno che il/i fantasmi si avvicinino. Che facciano cigolare le porte o vecchie catene arrugginite. E' tutto psicologico il dramma, che vede due bambini oggetto delle attenzioni di due demoni, morti pochi anni or sono e colpevoli da vivi e da morti... forse solo del loro troppo amore.
"Si comportavano in casa come se fossero nei boschi" dice la governante interrogata... e in questo quasi casto modo di descrivere le cose, si intuisce ben più di molte scene.
E' così che, quando la nuova istitutrice (una bravissima Deborah Kerr) arriva alla grande villa immersa nella campagna inglese, si intuisce che qualcosa non quadra... e i fantasmi non tardano a farsi vedere e a influenzare i due poveri bambini.
I quali a loro volta danno prova di una capacità recitativa notevole.
La scena che apre e chiude il film... due mani giunte ed una implorazione... racchiudono tutta la vicenda... nel mezzo spiriti eterei ma terribilmente efficaci nel condizionare ogni istante e con sempre maggiore intensità la vita dei nostri.

Dite pure quel che vi pare. Film così non se ne vedono più.

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