sabato 30 luglio 2016

Città senza cultura

 
"L'Italia non gode di ottima salute.
Se si volge lo sguardo alle città e al territorio nella sua interezza il brutto sembra prevalere sul bello e il disordine su un progetto riconoscibile.
Cosa ha determinato tutto questo e in che modo è possibile affrontare e risolvere gradualmente i problemi e le criticità, sono i temi di questo libro-intervista.
Con il suo straordinario bagaglio di esperienze di studioso e di amministratore pubblico, Campos Venuti ricostruisce - sollecitato dalle domande del suo allievo più vicino - quello che, in questi decenni, è stato fatto dalla politica, la cultura e la stessa urbanistica.
E soprattutto quello che non è stato fatto e che si dovrebbe fare.
L'obiettivo di questa lunga intervista è di porre in evidenza, lo stato di crisi in cui versano in Italia le città, il territorio, l'ambiente e il paesaggio; il tutto per comprendere le trasformazioni urbane e territoriali italiane e le cause che le hanno prodotte; per individuare quali risposte hanno saputo dare la politica, la cultura e la stessa urbanistica, e quali sono stati invece gli errori commessi e le scelte sbagliate.
La prospettiva principale dell'intervista vuole però essere propositiva: il futuro dell'urbanistica italiana, che, se non può prescindere da quanto è avvenuto in passato, deve confrontarsi con le circostanze economiche e sociali e le trasformazioni urbane e territoriali del nostro presente.
Infine si vuole offrire delle risposte al miglioramento della qualità e dell'efficienza delle città e del territorio e delle leggi che lo governano". (tratto dal libro).
 


Alcune settimane or sono, trovo questo libro ad una bancarella dell'usato. Costo 2 euro, argomento interessante, autore noto e serio. Lo prendo. Da quando utilizzo la biblioteca, l'acquisto di libri (di cui ho piena la casa) si è rarefatto, per il semplice fatto che, vorrei finirne qualcuno e non apprezzarne semplicemente dorso e copertina.
Vi si parla di Italia, di Piani Regolatori e di Leggi Urbanistiche. Ma soprattutto della bruttezza dell'attuale città, della capacità della rendita urbana di piegare le leggi ed il mercato a proprio piacere, del fatto che la società non ami l'urbanistica e della necessità del "conoscere per governare".
Scritto nel 2010, libro ancora attuale per le considerazioni e per quanto accaduto nel frattempo, racconta gli ultimi 50 anni di urbanistica e trasformazione del territorio italiano; racconto fatto da uno dei più importanti urbanisti italiani del dopoguerra: Giuseppe Campos Venuti.
 
 Si parla in particolare di alcuni progetti mal riusciti (il quartiere Zen a Palermo e del Corviale (il serpentone) a Roma. Della mancanza di dotazioni pubbliche che ne hanno decretato il fallimento, dell'idea razionalista privata dei mezzi per riuscire.
Si parla di Archistar e non in senso positivo. Di perequazione messa a confronto con la procedura espropriativa. Si da un interessante lettura del "dietro le quinte" delle principali leggi urbanistiche e di quelle rimaste al palo.
Insomma, certamente un libro per specialisti del settore, ma anche un altro modo di leggere la realtà italiana dei nostri giorni.

P.S. una piccola nota. il libro è stato già letto da qualcuno, che ha sottolineato molte parti e scritto appunti. una scrittura a matita, minuta e piacevole. una scrittura forbita. chissà chi è?

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