giovedì 16 giugno 2016

Tignolino e Testa di Menta

E venne il lunedì di ferie, che nonostante una meteo ballerina e ancor peggio delle previsioni indecifrabili (cioè in mutazione peggio di una serpe che cambia pelle) decido di dedicare ad una delle mie passioni: la montagna. Ho un conto in sospeso, rifare il Tignolino e magari proseguire su una delle cime che fanno da corona al Nord della Valgrande. 
L'ultima volta c'ero stato alla fine di Ottobre e con un sacco di neve, ne parlo qui. Oggi la neve è presente solo a chiazze anche se le temperature sono tutt'altro che estive. Meglio così peraltro, si evita di sudare e di essere inseguito dalle mosche.
Il Togano è lì sulla sinistra e dal Passo di Basagrana sarebbe ghiotta occasione andarci... ma non questa volta. Voglio andare dall'altra parte... aspettami che ci rivediamo senz'altro.
Eccomi finalmente sulla cima del Tignolino. La vista è stupenda, anche se le nuvole mi negano il Lago Maggiore e la Pianura Padana.
Il Fornale di Rina... questa incredibile conca che da l'impressione di un dente cavato di fresco.. una gengiva di pietra vuota.
il sasso dei tri omen (i tre uomini) io ne ho contati due... ma forse uno era uscito per impegni...
L'alpe Ragozzale. Abbandonata e devastata... Un vero peccato.
Ed ecco l'autentico gioiello: la scala in pietra ed il varco di Ragozzale. Di qui, passavano gli animali per andare al pascolo in Val Grande. Opera incredibile e memoria della determinazione dei popoli alpini. Desideravo farla, ed eccomi qui. Ora a casa!

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