domenica 26 aprile 2015

Outpost 11

Outpost 11, approda al Raindance 2013 (anche se ideato e realizzato nell'anno precedente) e da subito impressiona per la capacità di incuriosire, pur a fronte di un budget ridotto e un ambientazione che passa da poche stanze al bianco polare, accecante e nemico.
Un passato alternativo (per una volta non è un futuro alternativo) ove il vapore è ancora strumento di energia, tre militari in un avamposto al Polo, combattono a modo loro una guerra, contro un nemico che non arriva mai (il deserto dei tartari ?)...
Arriveranno prima le loro paure, la depressione, la follia, odio e vendetta.
Visto in lingua originale con i sottotitoli, confesso che i dialoghi latitano, mentre è tutto nei visi e nei comportamenti dei tre personaggi che dobbiamo leggere la storia e trarne qualche conclusione.
Interessante, anche se a tratti si perde il filo. 

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