giovedì 6 novembre 2014

Introduzione alla psicologia - Mecacci


Ottimo testo capace di introdurci alla scienza della "psicologia".
Psiche e logo, i due termini che indicano lo studio dell'anima.
Ed è la difficoltà di scindere l'anima dalla mente, che sin dal principio ha dato filo da torcere alla psicologia. Al punto da renderla invisa alle altre scienze e tacciata di "ciarlataneria".
Forse anche per questo motivo che la psicologia, prima di diventare grande ha dovuto, più di altre scienze, costruire un percorso basato guarda caso sull'autoanalisi.
Ed infatti è il suo padre iconico Freud che ci dice "la psicoanalisi si impara innanzitutto se se stessi, mediante lo studio della propria personalità".
Ed è al potere della parola che la psicologia si rivolge. Per capire, per intuire e per curare.
Perché "Originariamente le parole erano magie e, ancora oggi, la parola ha conservato molto del suo antico potere magico".
Dalla Gestalt di Kohler e Wetheimer, ai cani bavosi di Pavlov tra riflesso incondizionato e condizionato, all'ossessione di William James per l'oggetto ai test di Rorschach ed agli 8 stadi di sviluppo di Erikson, questo testo ci racconta dei progressi e delle intuizioni di un'idea che è soprattutto capire l'uomo per capire il Mondo.
"Un oggetto è uguale ad un oggetto + le sensazione che esso genera" e "condizione perché esso esista è che noi si possa riferire a dei testimoni". Capite quindi cosa sia il Mondo, se non intuizione mediata dal nostro intelletto e dal nostro io. Comprendere quest'ultimo è compito della scienza.

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