sabato 5 luglio 2014

Transcendence








Ricordate Il Tagliaerbe?

Incauto scienziato (Pierce Brosnan) trasforma mite giardiniere ritardato mentale (Jeff Fahey) in un’entità cibernetica potentissima che si espande in rete con prevedibili ripercussioni in termini di delirio di potere e minaccia globale.
Si toccano molti temi: l’etica della scienza, l’autodeterminazione, i limiti umani, l’amore.
Morale del film: da buoni propositi usano spesso derivare pessime conseguenze.
Eravamo nel 1992.

Ora fate così: aggiungete un’inutile ventina di minuti, gonfiate il budget di comprimari famosi – Freeman, Bettany, Murphy – farcite con tutto ciò che è modaiolo – gingilli tecnologici, paroloni in informatichese, manzi vestiti da G.I. Joe – e otterrete Transcendence (pronunciate con cautela, potrebbe costarvi un’otturazione).

Perché, come ama ricordare GianLuca, ormai non si inventa più niente.

Ah, dimenticavo: attendiamo Depp nel ruolo di Papa, è l'unico che gli manca.


Questo post è un contributo di Ezia, ospite del mio Blog.

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