venerdì 25 aprile 2014

La cagnetta - Grossman

 
"I tre racconti qui radunati appartengono a momenti diversi della produzione di Grossman: alla fine degli anni Trenta risalgono "La giovane e la vecchia" e "L'Alce", al biennio 1960-1961 "La cagnetta".
Eppure si possono ascrivere, tutti e tre, ai vertici della sua prosa: sia che rifletta sulla mutevolezza beffarda dei destini umani, sia che sottolinei in modo quasi paradossale la superiorità etica dell'animale - l'eterna vittima - sull'uomo - l'eterno carnefice, Grossman fa vibrare in ogni pagina la corda sottile del "bene illogico", e la sua ricerca illumina un mondo opaco e inerte, dove solo pochi sanno vivere "secondo coscienza". (Tratto dal libro).
 

Piccoli, brevi racconti. Quotidianità dietro cui si nasconde, si cela in modo eccelso, la critica al mondo sovietico. Mondo e società che vorrebbero la perenne felicità di tutti e non riuscendovi la impongono con la forza. Ma dietro i numeri, di persone usate per raggiungere piani produttivi studiati a tavolino, ci sono persone. Con i loro problemi, amori, dolori e speranze. Grossman sempre molto intimista ci prepara a quel grande affresco che è "Vita e Destino".

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