lunedì 17 febbraio 2014

Una mattina mi son svegliato

 
"L'8 settembre 1943 simboleggia il disfacimento dello Stato, il momento del si salvi chi può!
Alla divulgazione radiofonica dell'armistizio da parte del maresciallo Badoglio è seguita la brutale reazione tedesca, col regime d'occupazione inaugurato dall'internamento di oltre seicentomila militari.
Quel giorno ha mutato il destino di milioni di persone: alla guerra tradizionale si sommò la contrapposizione tra due Italie.
Per una ventina di mesi, nel territorio controllato dai tedeschi e dai collaborazionisti della Repubblica Sociale Italiana, renitenti, resistenti e fascisti combatterono una lotta senza quartiere né regole, che presentava i tratti tipici della guerra civile.
La storiografia ha prodotto una mole di pubblicazioni sull'8 settembre e gli studiosi hanno proposto interpretazioni antitetiche c'é chi ha inteso quella data fatidica come la premessa della ripresa dell'antifascismo, chi l'ha giudicata l'emblema del tradimento e chi la morte della Patria".
 



Un libro con immagini che rappresenta come la Storia li colse e come ne cambiò il destino.
L'8 settembre fu il giorno delle scelte. Di fronte al fuggi fuggi di Re e Governo, all'arresto di Mussolini ed alla duplice oppressione: nazisti al nord, americani al sud, ogni italiano dovette decidere da che parte stare o come non stare da nessuna parte. Ognuno pagò le sue scelte.
Questi i nomi dei singoli, che a loro modo hanno fatto la Storia con le loro piccole storie: Carlotta Lotte Frolich, Primo Levi, Franco Passarella, Giorgio Albertazzi, Nuto Revelli.
Si legge in un soffio.

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