domenica 16 febbraio 2014

John Carter


Se i libri sono introduzione ad altri libri - come suggerisce Eco ne "il nome della Rosa", i film cosa sono?
Contenitori di altri film e di altri libri, di leggende e miti, di azione e pensiero. 

Non a caso il cinema è stato soprannominato "la settima arte" dal critico Ricciotto Canudo (o era la sesta?), per la sua capacità di evocare con uno sguardo o una parola ciò che decine di righe scritte non saprebbero rappresentare.
John Carter parte da lontano: dal ribaltamento de "L'uomo che cadde sulla Terra" 1976 con un giovane David Bowie, per poi virare verso "il pianeta delle scimmie" con un primo incontro tra i "civili" umani e le progredite scimmie di un altro mondo. E come non ricordare "Mission to Mars", diretto da Brian De Palma dove una spedizione verso il pianeta rosso, scopre un antico legame tra la nostra civiltà e gli alieni ?

Sono molti i collegamenti tra i due mondi. Ma questo film, utilizzando diversi momenti temporali, riesce a darcene una visione completamente nuova, a partire dall'avvio del film in pieno far west ed al catapultare il nostro eroe nel mezzo di una guerra di civiltà sul pianeta Barsoon (Marte).

Facilitato dalla differente atmosfera diventa un supereroe capace di modificare il corso della Storia. Ma a qualcuno tutto ciò non piace affatto.
Il più grande flop della storia del cinema risulta comunque un bel film, con azione, effetti e scenografie degne dei soldini spesi per realizzarlo. 

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