lunedì 7 gennaio 2013

Trans Europa Express

 
Vi sono libri che parlano di viaggi alla ricerca del passato e altri che cercano il futuro.
Questo é della prima specie. Ricerca il passato che non c'è più sulla linea di confine dell'ex Unione Sovietica.
Ma cosa é rimasto, cosa é cresciuto e nato nel frattempo? E cosa è realmente un viaggio se non la ricerca della proprie conferme. Per molta parte del testo, questo libro lo è. Paolo Rumiz parte con le sue buone convinzioni anche se armato di buone intenzioni. Riesce così, da un lato a farci riscoprire la fede, quella legata alla terra ed all'antico legame con riti primordiali, dall'altro a farci scoprire come certe convinzioni e cattive abitudini umane siano dure a morire.
La Frontiera diviene allora una scusa, un diversivo per parlare di popoli, di contaminazioni, di mescolanze.
I cibi, le coltivazioni, le canzoni, le leggende, le bevande, l'amicizia divengono i pilastri di questa gita fuori porta ove a fronte dei nuovi confini esistono legami che resistono ad ogni barriera.

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