lunedì 9 agosto 2010

6 miliardi di domande

L'incendio intorno a Mosca, ma anche le passeggiate in solitudine sulle mie amate montagne.
Entrambi gli avvenimenti mi hanno dato da riflettere.
Quale numero di abitanti può accettare questa nostra Terra? E a che prezzo? Con quale tenore di vita? il nostro? quello degli indios della foresta? E perché così tanti, se poi la maggior parte di essi soffre fame, sete, freddo, soprusi?
E quale prezzo per l'ambiente?
Più mi pongo queste domande e meno mi capacito.
E' giusto che mentre c'é che muore di fame, gli Stati usino territorio e acqua per creare biocarburanti? O che intere aree siano recintate per produrre alimenti che vanno altrove a riempire pance già piene?
Se 6 miliardi di persone vi sembrano troppe... pensate a dieci miliardi, di cui oltre i 2/3 in condizioni disperate o quasi... in cui ad ogni minimo evento (l'incendio della Russia, il maltempo, il riscaldamento dei mari....) si ritorce sulle scorte alimentari, sull'acqua, sulle nostre vite.
E che dire poi delle guerre... tenute più o meno a distanza dalle nostre case... ma per quanto? ed a che prezzo: silenziosa adesione a dittature, a storture, a ingiustizie (vedi la Cina, o certi regimi ignobili che fanno arricchire anche le nostre industrie).
E' ora (ma lo é da tempo) di riflettere seriamente su dove si voglia andare a finire. Per il bene di tutti, per il bene di questa nostra (ancora per poco) bellissima terra....

Nessun commento:

Posta un commento

Niente parolacce, né!

Professione Volontario