venerdì 2 maggio 2008

Primo Maggio senza morti inutili


La tragedia delle morti sul lavoro è evitabilissima.
E' una questione culturale: in altre nazioni, se butti la carta in terra ti guardano torvo, da noi si leva un "chissenefrega generale"; figuriamoci un cantiere non in regola, una mancanza di sicurezza in azienda...
Se vogliamo veramente che cambi qualcosa dobbiamo paragonare questi eventi a quelli che ci si aspetta da un terremoto o un evento drammatico.
Mandiamo in giro la protezione civile, oppure i nonni civici, le guardie padane (insomma chi vi pare) con compiti di controllo, rendiamo obbligatorio nelle scuole la conoscenza della sicurezza, creiamo un numero verde (a cui risponda qualcuno magari..) cui segnalare le violazioni.
Meno burocrazia (per aprire un cantiere servono 50 documenti: fonte il sole 24 Ore) MA più caschi, più ponteggi sicuri, più istruzione agli operai.
Un caro saluto

1 commento:

  1. Le morti sul lavoro capitano perchè
    1 vi è un'inutile ed ossessivo obbligo per gli operai di seguire seminari sulla sicurezza dove gli inculcano storie del tipo: con impalcatute della marca X, costruite con travi della marca Y e con le scarpe antiscivolo della marca Z starete in SICUREZZA.. Così gli operai sentendosi al SICURO dagli sbagli materiali, non fanno altro che prestare attenzione=zero a ciò che fanno, così scivolano dai parapetti, cadono in pozzi..
    2 Per non parlare di quel giardiniere che, "mentre tagliava l'erba del campo da golf -questo quello che ha detto il telegiornale- è caduto nel laghetto annegando", nessuno si è preoccupato di dire che stava dormendo sul lavoro perchè era un ragazzo di 30 anni e la sera prima(venerdì sera) è stato in giro fino a tardi a bere ubriacarsi e chissà che altro.. e alle otto il giorno dopo si è dovuto svegliare..
    In conclusione gli operai dovrebbero fare più attenzione a ciò che fanno e i datori di lavoro dovrebbero controllare meglio chi assumono.. (questo in poche parole, ma c'è un max di parole da scrivere nei commenti)

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